Ciao a tutti,
Le ultime settimane sono state abbastanza pesanti e per questo motivo ho trascurato un po il blog. ieri era il mio compleanno e devo confessare che avevo molta paura di trascorrere il peggior compleanno della mia vita. È stato il primo compleanno che ho trascorso lontano da casa,dalla mia famiglia, dal mio fidanzato, dai miei amici. Purtroppo nessuno è potuto venire a trovarmi perché gli orari dei voli erano veramente scomodi e poi bisognava fare scalo a Roma. Quindi ho affrontato la giornata senza avere grandi aspettative, ho organizzato un pranzo con un’amica che spero di non aver avvelenato col mio risotto alla milanese che sembrava colla!! Ho comprato un dolce su cui ho messo il fatidico numero 28, che devo dire che non mi dispiace affatto, non so perché ma suona bene! Di mattina quando mi sono svegliata sono corsa allo specchio per vedere se durante la notte fosse spuntata qualche nuova ruga, ma niente, sono identica a qualche giorno fa. Ma si, alla fine è solo un numero, ciò che conta davvero è quello che uno è dentro, il suo spirito, e il mio non è cambiato affatto. È come se il tempo si fosse fermato a quando avevo 18 anni, solo che sono passati altri 10 anni!!!
Il mio compleanno ha sempre segnato l’inizio di una nuova era, una sorta di rinascita spirituale, un modo per riniziare da capo con più forza di prima. Due anni fa il giorno del mio compleanno capii di essere follemente innamorata dell’uomo della mia vita e questo ha segnato una svolta molto importante.
Tornando a ieri, è stata una giornata memorabile, che ho trascorso con una persona davvero speciale. Dopo pranzo ci siamo dedicate allo shopping e ho finalmente comprato il carrellino per andare a fare la spesa, mi serviva tantissimo e questo è stupendo e coloratissimo.
Forse la chiave affinché tutto vada bene è proprio quella di non avere grandi aspettative. Sono stata benissimo e ne sono davvero felice. Ieri sera quando sono rientrata a casa non riuscivo a smettere di sorridere! E poi al mio rientro ho trovato una marea di messaggi, chiamate che mi hanno dimostrato che l’affetto non conosce confini geografici e mi sono sentita comunque a casa.
A presto
Robi
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