Ciao a tutti,
Dopo due voli e una levataccia alle 3.15 di mattina, sono di nuovo a Valencia nella mia casetta. Ammetto che dopo aver trascorso 8 giorni fianco a fianco a un sacco di persone, in cui l’unico momento di solitudine della giornata era la doccia mattutina, mi sono sentita un pò a disagio quando ho aperto la porta di casa e ho visto che era esattamente come l’avevo lasciata e che non c’era nessuno ad aspettarmi. È stato davvero strano.
In realtà in questo momento ho le idee molto confuse su quello che vorrei raccontare, l’esperienza è ancora freschissima e non vorrei dimenticare nulla, quindi ora cercherò di raccogliere le idee.
Quello ad Atene è stato il mio primo workshop e non sapevo bene cosa aspettarmi, quindi inizialmente pensavo di aver commesso un errore a dare l’adesione, anche perché ero reduce da due settimane intensissime di consegne dei lavori per il master ed ero stanchissima.
Ma ora col senno di poi so di aver fatto la scelta più giusta che potessi fare, perché è stata un’esperienza unica e irripetibile che porterò sempre con me.
Il momento più emozionante del workshop è stato quando, grazie al responsabile dei lavori di restauro sui Propilei, abbiamo potuto vedere l’acropoli da un altro punto di vista, quello del “dietro le quinte”, entrando nel vivo del cantiere dei restauri, vedendo come gli scalpellini riproducono le modanature dei nuovi blocchi di marmo bianco che vengono utilizzati per ricongiungere quelli antichi. E poi il culmine è stato quando siamo entrati dentro il partenone, un evento unico e raro, in cui l’emozione è stata tale che per un attimo mi sono quasi commossa. Fino a 25 anni fa i visitatori potevano entrare dentro il partenone per visitarlo dall’interno, ma ora il suo interno è interamente occupato da gru e spazi di lavoro necessari per il suo restauro.
La cosa ancora più incredibile è stata scoprire che le mie conoscenze sull’acropoli si fermavano all’epoca ellenistica, mentre invece ha subito tanti cambiamenti nel corso dei secoli, e così il partenone è stato trasformato in una chiesa, poi in una moschea e poi l’acropoli stessa ha ospitato una città che poi è stata rasa al suolo.
Questi aspetti sono quelli che poi hanno guidato il nostro progetto, uno spazio ipogeo con all’interno spazi destinati a workshop per i bambini delle scuole, laboratori di restauro e sale espositive per mostrare il processo di restauro delle varie parti.
Il mio gruppo era composto da tre ragazze rumene, una italiana e una spagnola e le lingue in cui si comunicava erano quattro, italiano, spagnolo, inglese e rumeno. Devo dire che in questi giorni ho scoperto che parlo inglese, dato che una ragazza rumena non parlava né italiano né spagnolo quindi sono stata quasi costretta a parlare in inglese. Alla fine ero talmente confusa che parlavo italiano con la ragazza spagnola, inglese con la italiana e spagnolo con le rumene, insomma nella mia testa regnava il caos!
Ho scoperto di essere in grado di fare cose che non pensavo di poter fare, questa esperienza mi ha permesso non solo di conoscere persone straordinarie, ma anche di scoprire qualcosa di più di me stessa.
Mi ha permesso di staccare la spina dal master, seppur continuando a lavorare tanto, e ora sono più carica di prima.
In questi giorni le ore di sonno in media sono state quattro e ho saltato tre pasti, uno il giorno della consegna in cui non ho mangiato nulla dalle 9 di mattina fino alle 9 di sera, per fortuna ho riserve in corpo!!!!!
Per quanto riguarda invece i pasti che non ho saltato, ho sperimentato piatti greci buonissimi come il mussaka (una sorta di parmigiana con zucchine melanzane patate e carne macinata), il pita gyros (una sorta di kebab), e poi abbiamo scoperto un piccolo bar vicino alla scuola archeologica di Atene in cui lavoravamo, che aveva un menù veramente ridotto, ma in compenso la qualità del cibo era ottima, si chiama Kalamaki. Inutile dire che abbiamo pranzato lì ogni giorno e che alla fine conoscevamo il menù a memoria!! Ieri ho provato un dolce greco che somiglia tantissimo alla formaggella sarda, la forma è praticamente identica anche se in realtà il sapore è un po diverso, era fantastico!
Spero di non aver dimenticato nulla!
A presto
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